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Shadowhunter

05.09.2013 08:50

Una delle sage che ho avuto il piacere di leggere di recente e posso dirlo per me è decisamente il nuovo TWILIGHT!!!!! Dal 28 agosto al cinema in Italia grazie alle Eagle Pictures. Protagonista della vicenda è Clary, una adolescente newyorkese che vive sola con la madre, dopo la morte del padre. Una sera, accompagnata dall'amico Simon innamorato neanche tanto segretamente di lei va in un locale dove assiste a un omicidio. Il problema è che solo lei sembra aver visto la scena. Come se non bastasse, qualcuno le ha devastato casa e la madre è scomparsa nel nulla. Attaccata da una strana creatura, sarà salvata da un misterioso ragazzo, con l'aura da rockstar, di nome Jace che spiega a lei, come esista un mondo, nascosto agli umani ma presente sulla Terra, dove si combatte una secolare lotta tra Bene e Male. Così, Clary scoprirà di essere, come la madre una Shadowhunter, creatura metà essere umano e metà angelo, cacciatrice di demoni e dotata di poteri, le Rune, per ora, ancora nascosti. All'origine del rapimento della mamma vi è una misteriosa e antica Coppa Mortale che il cattivo Valentine Morgenstern sta cercando ad ogni prezzo e che la donna ha nascosto in un posto che solo Clary potrebbe scoprire. Inizia così una indagine alla ricerca non solo dell'oggetto del desiderio ma di conoscenza di un mondo, popolato da creature invisibili agli uomini e ritenute così erroneamente leggendarie di cui la ragazza è Protagonista! Ad aiutarla nel impresa oltre a Simon e Jace vediamo anche gli Shadowhunter Alec e Isabelle e il licantropo Luke, nonchè suo padrino. Una delle cose particolarmente entusiasmanti a mio parere è il fatto che stiamo parlando di una saga e di un film che mischiano insieme horror, fantasy, triller e azione con una punta di comicità e sarcasmo!!!! Che dire.... consiglio vivamente non solo la visione del film ma anche la lettura dei vari libri di Cassandra Clare

-E tu cosa ne sai?- Dell'amore, dico. Dorothea incrociò le morbide mani binache davanti a sè. -Più di quanto tu pensi- rispose. -Non ti avevo letto le foglie del tè, Cacciatore? Ti sei già innamorato della persona sbagliata? Jace disse: -Purtroppo, Signora del Rifugio, il mio unico vero amore resto io stesso. Dorothea scoppiòin una risata: -Almeno non ti devi preoccupare di essere respinto, Jace Wayland. -Non necessariamente. A volte mi dico di no, tanto per non farmi perdere interesse.

 

- Ma senti, è sempre così scontroso o il suo è un trattamento che riserva ai mondani? - Oh, è scontroso con tutti - disse Isabelle allegra. - E' questo che lo rende così maledettamente sexy, oltre al fatto che ha ucciso più demoni di chiunque altro alla sua età.

 

- Ma voi non... ehm.... - Clary cercò la parola giusta - .... non vi riproducete? Jace scoppiò a ridere. - Certo - disse Jace. - Ci piace un sacco riprodurci. E' una delle nostre attività preferite...

 

- Spero che tu abbia una buona ragione per avermi svegliato. - Perché, stavi facendo un bel sogno? - Non ricordo. Jace si alzò. - Uno dei Fratelli Silenti è qui per vederti. Hodge mi ha mandato a svegliarti. In realtà si era offerto di farlo di persona, ma visto che sono le cinque ho pensato che sarebbe stato un risveglio migliore se tu avessi avuto qualcosa di bello da guardare. - Ovvero te? - E chi sennò?

 

E allora dimmi, se sei così sicura che non è stata colpa mia, perchè il primo pensiero che ho avuto quando ho visto Abbadon non è stato per i miei compagni ma per te? -Sollevò l'altra mano e si nascose il volto tra i palmi. -Sapevo... sapevo... Alec si stava comportando in modo strano. Sapevo che c'era qualcosa che non andava. Ma riuscivo a pensare soltanto a te... [...] Clary- continuò Jace. Lei non aveva mai sentito pronunciare il suo nome con un tale misto di amore e angosica. -Cosa mi sta succedendo?

Città di Ossa

 

 

 

Clary si ritrovò nel cercho delle sue braccia, e lui la baciò. All'inizio fu quasi come se non avesse voluto farlo: la sua bocca era rigida contro quella di lei. Poi le mise tutte e due le braccia attorno e la tirò contro di sé. Le labbra si ammorbidirono. Clary sentì il battito rapido del suo cuore, assaggiò la dolcezza delle mele ancora nella sua bocca. Infilò le mani nei capelli di Jace come aveva desiderato fare dalla prima volta che lo aveva visto.

 

- In futuro, Clarissa - disse - potrebbe essere saggio far presente che c'è già un uomo nel tuo letto, per evitare queste situazioni incresciose. - Lo hai invitato a letto? - chiese Simon, che sembrava scosso. - Che cosa ridicola, vero? - disse Jace. - Non ci saremmo stati tutti e tre. - Non l'ho invitato a letto - scatto Clary. - Ci stavamo solo baciando. - Solo baciando? - Jace la prese in giro adottando un tono falsamente ferito. - Come fai in fretta a liquidare il nostro amore...

 

«Io non sono Jace.» Il sogghigno si allargò. «Nessuno lo è. E ho la sensazione che lo sappia anche lui.» «E questo cosa dovrebbe significare?» «Oh, sai, Jace mi ricorda un mio vecchio ragazzo. Ci sono tizi che ti guardano come se volessero fare sesso. Jace ti guarda come se aveste già fatto sesso e fosse stato magnifico e adesso foste solo amici... anche se tu vorresti di più. Fa impazzire le ragazze. Capisci cosa intendo?» Sì, pensò Clary. «No» disse. «Immagino, visto che sei sua sorella. Dovrai credermi sulla parola.»

Shadowhunters -Città di cenere

 

“«E poi» aggiunse con l’ombra di un sorriso «sei mia sorella.» «Non dirlo così…» «Che cosa, “sorella”?» Jace scrollò la testa. «Quando ero piccolo scoprii che se ripetevi all’infinito e abbastanza velocemente una parola qualsiasi, perdeva ogni significato. Stavo a letto sveglio e mi dicevo di continuo… zucchero, specchio, sussurro, buio. Sorella» disse piano. «Tu sei mia sorella.» «Non importa quante volte lo ripeti, sarà sempre vero.» «E non importa cosa non mi lasci dire, anche quello sarà sempre vero.»” (Shadowhunters città di cenere)

 

 

“— È impossibile fingere — disse Jace con assoluta chiarezza. — Io ti amo e ti amerò fino alla morte e, se c’è una vita dopo la morte, ti amerò anche allora. — Clary trattenne il respiro. Le aveva dette. Le parole da cui non si tornava indietro. Cercò disperatamente qualcosa da dire, ma non le venne niente.

 

So che cosa c'è di sbagliato in me. E forse... forse è per questo che ho tanto bisogno di te. Perché se Valentine ha fatto di me un mostro, allora immagino che abbia fatto di te una specie di angelo. E Lucifero amava Dio, no? Così almeno dice Milton nel Paradiso perduto. [...] — Io non sono un angelo, Jace — ripetè Clary. — Non restituisco i libri in biblioteca. Scaricoillegalmente musica da internet. Racconto balle a mia madre. Sono assolutamente normale. — Non per me. — Jace la guardò. Il suo viso era sospeso contro un fondale di stelle. Non c'era nulla, nella sua espressione, della sua solita arroganza: Clary non l'avevamai visto così indifeso, ma anche questo suo essere indifeso era intriso di un odio verso se stesso profondo come una ferita.

Shadowhunters -Città di vetro-

 

— Volevo andare... in un posto — proseguì lui — ma continuavo a sentirmi trascinato qui. Non riuscivo a smettere di camminare, non riuscivo a smettere di pensare. Alla prima volta che ti ho visto e a come, da quella volta, non sono più riuscito a dimenticarti. Ho cercato, ma non ci sono riuscito. Ho fatto in modo che Hodge mi mandasse a prenderti per portarti all'Istituto. E anche allora, in quello stupido caffè, quando ti ho visto sul divanetto con Simon, sentivo che c'era qualcosa di sbagliato: dovevo esserci io con te, su quel divanetto. Dovevo essere io quello che ti faceva ridere così. Non riuscivo a liberarmi da quella sensazione. Che dovevo essere io. E più ti conoscevo, più lo sentivo. Non mi era mai successo prima. Prima succedeva che desideravo una ragazza e poi la conoscevo e poi non la desideravo più. Ma con te la sensazione era sempre più forte, fino alla notte in cui sei arrivata a Renwick e ho capito. E poi scoprire il motivo per cui mi sentivo così, come se tu fossi una parte di me che avevo perduto e di cui non sapevo nemmeno di sentire la mancanza, finché non ti ho rivisto. Scoprire che era perché tu eri mia sorella mi parve davvero una specie di scherzo cosmico. Come se Dio mi stesse sputando in testa. Non so nemmeno io per cosa, forse per aver pensato che potevo averti, e meritare una cosa bella come te, ed essere felice. Non riuscivo a immaginare cosa potevo aver fatto per essere punito in questo modo. — Se tu sei stato punito — disse Clary — sono stata punita anch'io. Perché tutte le cose che tu sentivi le sentivo anch'io. Ma non possiamo... Dobbiamo smettere di sentirci così, perché è la nostra unica possibilità. Le mani di Jace erano strette ai suoi fianchi. — La nostra unica possibilità per cosa? — Per poter continuare a vederci. Perché altrimenti non potremo più stare vicini, nemmeno nella stessa stanza. E io non potrei sopportarlo. Preferisco averti nella mia vita anche solo come un fratello, piuttosto che non averti affatto. — E io dovrei starmene seduto a guardare mentre tu esci con altri ragazzi e t'innamori di qualcun altro e ti sposi...? — Gli si indurì la voce. — E nel frattempo, guardando te, morirei un po' ogni giorno. — No. Per allora non te ne importerà più nulla — replicò Clary. Ma si chiese, mentre parlava, se lei avrebbe potuto sopportare l'idea di un Jace a cui non importava. Non aveva mai pensato così in là nel tempo. Quando cercò di immaginare se stessa che guardava Jace che si innamorava di un'altra e la sposava, non riuscì nemmeno a figurarselo, non vide niente se non un tunnel nero e vuoto, davanti a lei, che si allungava all'infinito. — Ti prego. Se non diciamo niente... se fingiamo... — E impossibile fingere — disse Jace con assoluta chiarezza. — Io ti amo e ti amerò fino alla morte e, se c'è una vita dopo la morte, ti amerò anche allora. Clary trattenne il respiro. Le aveva dette. Le parole da cui non si tornava indietro. Cercò disperatamente qualcosa da dire, ma non le venne niente. — E so che pensi che io voglia stare con te solo per... per dimostrare a me stesso che razza di mostro sono — aggiunse Jace. — E forse sono davvero un mostro. Non so rispondere. Ma quello che so è che, se c'è sangue di demone in me, c'è anche sangue umano. E non potrei amarti come ti amo, se non fossi almeno un po' umano. Perché i demoni vogliono. Ma non amano. Io invece... Jace si alzò, mosso da una sorta di furia improvvisa, e si avvicinò alla finestra. Sembrava smarrito smarrito come lo era stato nella Sala degli Accordi, davanti al corpo di Max. [...] Ho passato questi ultimi giorni a chiedermi se mi odiavi. E quando ti ho visto stasera ero quasi sicuro di sì. — Odiarti? — le fece eco Jace, stupefatto. Le sfiorò il viso con delicatezza, solo con la punta delle dita. — Ti ho detto che non riuscivo a dormire. Domani a mezzanotte, o saremo in guerra o saremo servi di Valentine. Questa potrebbe essere l'ultima notte della nostra vita, sicuramente l'ultima notte normale, anche se solo vagamente. L'ultima notte in cui andremo a dormire e ci sveglieremo come sempre. E tutto quello che riesco a pensare, è che voglio passarla con te. Il cuore di Clary fece una capriola. — Jace... — Non in quel senso — precisò subito lui. — Non ti toccherò nemmeno con un dito, se non vuoi. So che è sbagliato... Dio, è tutto così sbagliato... Ma voglio solo sdraiarmi con te e svegliarmi con te, una volta sola, una volta sola nella vita. — C'era disperazione nella sua voce. — È solo questanotte. Nel grande schema della vita, quanto può contare una notte? Pensa a come ci sentiremo domattina. Pensa a quanto sarà più difficile fingere che non c'importa niente l'uno dell'altra davanti a tutti, dopo che avremo passato la notte insieme, anche se sarà solo per dormire. Sarà come assaggiare una droga: ci farà solo desiderare di averne ancora. Ma era per questo che Jace le aveva detto tutto ciò, capì Clary. Perché non era così, non per lui: non c'era niente che potesse peggiorare ancora le cose, come non c'era niente che potesse migliorarle. Quello che sentiva Jace era definitivo come una condanna all'ergastolo. E lei? Poteva forse dire che era molto diverso, per lei? E anche se sperava che potesse essere diverso, anche se sperava di potersi un giorno convincere, con il tempo o con la ragione, o per progressivo logoramento, di non provare più quei sentimenti, non importava. Non c'era niente che avesse mai desiderato nella vita più di quella notte insieme a Jace.

Shadowhunters -Città di vetro

 

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